Finalmente ci siamo. Dopo quasi due anni di pandemia e due date rinviate, l'edizione 2021 di MECSPE, la prima di Bologna, è confermata per la prossima settimana e noi siamo pronti e felici di partire.
Tutte quelle imprese che per tanto tempo avevano puntato sulla socializzazione fra colleghi come chiave di un business di successo e che adesso stanno facendo l'esatto opposto, perché hanno deciso di stravolgere completamente la linea precedentemente adottata? Si sono accorte che non funzionava?
La carenza di materie prime e i vari rincari continuano a essere un grandissimo problema per il manifatturiero.
Quel che vedo di nuovo è che se fino a qualche mese fa il problema toccava MICROingranaggi in minima parte, oggi sta iniziando a mettere in difficoltà anche noi...
Il mercato oggi è sempre più volubile, meno lineare e le previsioni di vendita – di conseguenza – sempre più difficili da fare. Ma se un fornitore è vicino e parla la stessa lingua (in senso lato), allora diventa più semplice contrattare anticipi e pagamenti vari in funzione delle oscillazioni del mercato. E lo stesso vale per le tempistiche produttive e di consegna della merce. Inoltre...
Lo abbiamo chiamato MICROjournal e l'idea è un po' quella di raccontare la nostra visione sul mondo della meccanica e più in generale del manifatturiero, attraverso approfondimenti tecnici, riflessioni, idee ed esperienze utili per affrontare la quotidianità in fabbrica.
Ho visto molta gente, ottimismo e soddisfazione per la forte ripresa. Ma ho visto anche molte proposte migliorative e innovative, segno inequivocabile che la meccanica non si è mai fermata e che c’è grande voglia di lasciarsi alle spalle la pandemia e tornare a correre
Decidere di coinvolgere un nuovo fornitore è un'attività tutt'altro che semplice, anche se a volte necessaria. Al punto che verrebbe da domandarsi se abbia senso fare una richiesta d’offerta di un prodotto senza avere la certezza che quel fornitore sia potenzialmente idoneo.
Se chi dirige un'azienda arriva a tanto, se utilizza macchinari non a norma o prodotti chimici di dubbia sicurezza, impianti elettrici non controllati e verificati periodicamente, se non si preoccupa che il pavimento non sia cosparso di olio tanto da renderlo una pista di pattinaggio, come pensate possa essere rispettoso verso un dipendente? O verso contratti e forniture? O che sia scrupoloso nella realizzazione di un prodotto?
Se una macchina utensile è molto veloce, ma non stabile, rischia di rivelarsi l'investimento sbagliato. Ora vi racconto quella che è stata la nostra esperienza.
Non esistono professioni in cui si è indipendenti al 100%. Mantenere buoni rapporti con un fornitore è molto importante, ma qualità e velocità di risposta sono due aspetti che non devono mai mancare.
Chi non vuole cambiare e innovare ha il countdown inserito. È solo questione di tempo.
Allo stesso modo è fondamentale fare scelte giuste e tempestive. E chi sbaglia o ritarda corre gli stessi rischi di chi è conservatore.
Ogni concetto comunicato in un certo modo innesca delle emozioni che in moltissimi casi influenzano e condizionano reazioni, scelte e opinioni di chi c'è dall'altra parte.
Vale davvero la pena fermarsi un attimo e decidere come comunicare qualcosa, perché l'aspetto emotivo di chi legge o ascolta è fondamentale per la riuscita di un messaggio.
Per rendere obbligatorio qualcosa come una vaccinazione, lo si dovrebbe fare attraverso una legge apposita. Tutto il resto finisce per essere solo marketing.
L’istinto imprenditoriale avrà sempre un'importanza decisiva, questo sì. Ma dovrà essere costantemente supportato da dati certi. Gli errori sono e saranno via via meno tollerabili in un mercato sempre più attento e selettivo. Per quel che infatti riguarda MICROingranaggi...
La formazione ha un costo che non è detto che la scuola possa permettersi di sostenere.
O, peggio, non è detto che la scuola voglia investire nella formazione di un docente con il rischio che, una volta formato, chieda il trasferimento altrove.
A quanto pare le scuole non hanno soldi da investire, con la conseguenza che non possono permettersi di mantenere i laboratori modernizzati. Oggi quasi tutti i macchinari ancora presenti non possono essere utilizzati perché non a norma.
Avevo sempre pensato che no, non avrei riassunto una risorsa che aveva deciso di lasciare l'azienda. Eppure è proprio quello che ho fatto in questi giorni. A volte mettere in discussione le proprie idee fino a stravolgerle è segno di crescita e maturazione.
Abbiamo deciso di non bloccare gli investimenti in tecnologia e personale tecnico specializzato neppure nei mesi di forte incertezza e ora continuiamo nella medesima direzione. Il piano di investimenti per il biennio 2021-2022 è il più grande della storia di MICROingranaggi: quasi due milioni di euro.
E poi “in qualche modo cerco un perito che certifichi che i macchinari che ho acquistato siano 4.0 per avere gli incentivi”.
Giusto o sbagliato che sia è quello che fanno molti. Ma ha senso??
Una microimpresa di 4 o 5 persone se ne fa davvero qualcosa dell'industria 4.0? Forse sì, ma – per come la vedo io – solo se chi c'è a capo ha una mentalità imprenditoriale. Mentalità che non tutti hanno...
Chi, come noi, progetta e produce sa bene che un aspetto da non sottovalutare nei riduttori è la rigidità in rapporto alle coppie trasmesse. È vero che i nostri prodotti sono di piccole o piccolissime dimensioni, ma – seppur in proporzione – sono soggetti alle stesse dinamiche e problematiche di quelli più grandi. Quindi...