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MICROnews Punti di vista

Un traguardo di cui vado molto fiero, ma che non ha a che vedere con fatturato o nuovi progetti

Sono a capo di MICROingranaggi da un bel po’ di tempo ormai e in questi anni mi sono reso conto che i traguardi che mi hanno dato tanta soddisfazione non sono stati solo quelli economici e di crescita aziendale.
Ho sempre pensato che le risorse umane fossero il nostro valore più grande e naturalmente lo ribadisco anche in questa occasione. Uno dei miei principali obiettivi è stato e continua a essere quello di rendere MICROingranaggi un buon posto in cui lavorare, cosa che cerco di fare quotidianamente con il supporto dei colleghi e di Antonella soprattutto.

Un buon posto di lavoro per me significa due cose.
La PRIMA, se vogliamo, più materiale.

Un buon posto di lavoro è un’azienda dinamica, solida da un punto di vista economico, e con buone prospettive di crescita.

Poi c’è un SECONDO aspetto.

Un buon posto di lavoro è una realtà in cui si sta bene, quindi dove c’è un ambiente lavorativo piacevole e stimolante.

Serietà, umanità e correttezza non possono mancare.
Anzi, dovrebbero essere la norma, dovrebbero essere condizioni comuni un po’ a tutte le imprese, ma poi in realtà – se mi guardo intorno – mi rendo conto che spesso non è così.

Anche perché alla fine noi cresciamo perché sono le persone che lavorano con noi a darci questa opportunità, e non vale la regola (peraltro condivisa da molti) del “tu lavori per me e io ti pago, quindi siamo pari”. Non per noi, almeno. Da parte nostra c’è la volontà – quando possibile – di intervenire anche in tutti quegli aspetti che possono essere importanti per la persona.

Ebbene – e arrivo al punto – non molto tempo fa abbiamo fatto un questionario aziendale dal quale è emerso proprio questo secondo aspetto:

i punteggi più alti sono stati raggiunti dalle domande relative all’ambiente di lavoro.

E questo è stato per noi un grande traguardo.

di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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