Cosa intendiamo per miglioramento continuo

Nella nostra visione ogni azienda dovrebbe adattare costantemente il proprio metodo di lavoro alle mutevoli condizioni circostanti. E, nel farlo, dovrebbe porsi un obiettivo ben preciso: migliorare la situazione iniziale da cui era partita.

Sistema di gestione aziendale: la complessa posizione di chi controlla

È molto difficile esprimere una valutazione senza avere il quadro completo di tutti gli elementi. Spesso è impossibile o porta a trarre conclusioni sbagliate. È il caso di alcuni audit di parte terza che, di sovente, concludono delle valutazioni senza disporre di tutta la conoscenza delle dinamiche interne alle aziende oggetto di audit.

Caro energia, dove intervenire e su cosa investire

“Il modo migliore per intercettare sprechi, accensioni inutili, atteggiamenti non coerenti con le necessità produttive è quello di adottare una maggiore consapevolezza di quanto si sta consumando“. Un consiglio semplice quello di Renato Ornaghi – esperto in materia di energia e CEO di Energy Saving SpA – ma tutt'altro che scontato e che consente di ottenere un risparmio energetico anche del 5-10%. Lo abbiamo intervistato per capire dove le imprese del manifatturiero oggi dovrebbero intervenire e investire per far fronte alla crisi energetica.

Caro energia, intervista al Vicedirettore Generale di A.P.I.

Essere associati A.P.I. ormai da diversi anni ci offre il grande vantaggio di avere un dialogo privilegiato con alcuni importanti esperti su temi chiave. È il caso di Alberto Conte, Vicedirettore Generale di A.P.I. nonché responsabile del Servizio Energia, a cui abbiamo chiesto una opinione sulla situazione energetica attuale, oltre che qualche utile consiglio pratico.

Sono saltati tutti gli schemi

La crisi delle materie prime è rimasta e continua a essere alla base di tanti guai per noi produttori, ma non è più un fattore straordinario. È diventato qualcosa che ormai fa parte della routine quotidiana. È una condizione di cui inevitabilmente si deve tener conto, seppur nella consapevolezza che stravolgerà tutto il resto.

I robot collaborativi nelle fabbriche

Un robot industriale di tipo tradizionale è – secondo gli standard ISO – un robot multifunzione e riprogrammabile. Ma poi nella pratica non è così e in genere nasce e muore svolgendo la stessa funzione. La robotica collaborativa, al contrario, nasce per massimizzare la facilità d'uso e di riprogrammazione. Ed è proprio su questo asse che vince rispetto alla robotica tradizionale. Ne abbiamo parlato con il professor Andrea Zanchettin del Politecnico di Milano.

Il problema da porsi non è tanto cosa fare adesso. Il pensiero dovrebbe essere cosa fare dopo

Dobbiamo avere un po' di fiducia e di positività e pensare che non sta finendo il mondo e che magari – neppure fra troppo tempo – si riesca a venirne fuori. Ciò significa che, arrivati a quel punto, se avrò già una strategia ben delineata, allora avrò davvero già messo le basi per ripartire. E appena la ripresa ci sarà (perché prima o o poi accadrà), allora sarò più rapido dei miei competitor.