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Largo ai giovani, ma ci sono ruoli chiave che è meglio affidare a professionisti con esperienza alle spalle

Una volta avviato il reparto, l'ideale è poi – secondo me – circondare il responsabile di ragazzi e ragazze giovani che possano imparare il mestiere. Pensate sia banale e scontato?

Chi mi conosce sa bene che

ho una estrema fiducia nei giovani di oggi; penso che siano il nostro futuro. Lo dico e lo ripeto spesso perché riconosco davvero in loro un grande potenziale che dovrebbe essere alimentato e sfruttato molto più di quanto in realtà venga fatto.

Premesso ciò, sono anche convito di un’altra cosa.

Laddove ci sono dei ruoli chiave, ruoli che magari prima in azienda non c’erano, è fondamentale che a ricoprirli siano dei professionisti con esperienza alle spalle, qualcuno che conosca già il mestiere.

Penso per esempio al nostro reparto commerciale. Pur avendo diverse risorse dedicate a questa area, per tanti anni sono stato io a “tirarne le fila”, e quindi per certi versi a esserne anche a capo. Siccome però nell’ultimo periodo siamo cresciuti parecchio e abbiamo fatto tanti investimenti che hanno portato inevitabilmente a una riorganizzazione delle attività di MICROingranaggi, ci siamo resi conto che il reparto commerciale avrebbe dovuto – in qualche modo – vivere completamente di vita propria. E così ne abbiamo affidato la responsabilità a Luca Uberti, che – non a caso – ha oltre trent’anni di esperienza nel settore dell’automazione industriale e nella vendita.

Lo stesso vale per tutte quelle aree nuove, per tutti quei ruoli che magari prima in azienda non c’erano e che quindi necessitavano di competenze specifiche. Il controllo di gestione, per esempio, o la pianificazione della produzione. Due reparti a cui abbiamo dato il via abbastanza recentemente.

In MICROingranaggi è sostanzialmente sempre stato così. Quando abbiamo deciso che l’azienda avrebbe avuto un reparto interamente dedicato al controllo qualità, abbiamo coinvolto una figura senior affinché, con il nostro supporto, lo mettesse in piedi. E lo stesso è accaduto, alcuni anni dopo, con l’ufficio ricerca e sviluppo e con il reparto assemblaggio (attività, quest’ultima, che prima demandavamo a fornitori esterni).

Ebbene, in tutti questi casi abbiamo valutato e compreso che la soluzione migliore fosse coinvolgere qualcuno che avesse già un certo bagaglio di competenze ed esperienza da offrire.

Certo, quelle stesse persone hanno poi dovuto adattarsi alla struttura dell’azienda e al mercato di riferimento, ma il mestiere in sé lo conoscevano bene.

Una volta avviato il reparto, l’ideale è poi – secondo me – circondare il responsabile di ragazzi e ragazze giovani che possano imparare il mestiere.

Pensate sia banale e scontato? Per come la vedo io, si tratta di una pratica che magari è anche abbastanza comune. Sulla carta.
La vera differenza sta poi nel

riuscire davvero a fidarsi e affidarsi alla risorsa a cui si è passata la responsabilità di un nuovo reparto. Senza voler controllare tutto quello che fa.

Non è raro purtroppo vedere imprenditori che assumono figure chiave senior molto preparate, a cui però non sono in grado di delegare davvero la gestione di un reparto, finendo per verificare ogni attività perché, alla fine, non si fidano davvero…

di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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