Il voler accentrare su di sé tutte le attività di un'azienda (o la gran parte), incluse quelle che non competono assolutamente, è un errore imprenditoriale clamoroso.
Nel 2020 abbiamo avuto la fortuna di iniziare una collaborazione con Genny Factory per lo sviluppo di Genny Zero, l’ultima evoluzione di un dispositivo innovativo basato sulla tecnologia autobilanciante.Ne abbiamo parlato con Paolo Badano e Giovanni Fulgoni, rispettivamente l'ideatore e il capo del progetto.
Penso ci sia una grande differenza tra conoscere una professione e saperla trasmettere a degli studenti. In altre parole penso che insegnare sia un vocazione. O c'è o non c'è. Era così nei primi anni Ottanta ed è così oggi.
Immettere un prodotto sul mercato significa esserne responsabili al 100%.
Una responsabilità che inizia fin dalle prime fasi del progetto, dove ogni tolleranza deve essere correttamente verificata. Passaggio tutt'altro che banale e scontato.
Credo che la direzione da percorre in futuro sia quella volta a cercare una qualità sempre più alta, quasi totale. Una qualità che si può raggiungere attraverso processi sempre più perfezionati e più definiti, effettuando più controlli e riducendo al minimo le incertezze.
Questa è la seconda parte di un decalogo anti-crisi, nato da una analisi effettuata da alcuni economisti che, dopo aver analizzato il comportamento di imprenditori e manager, si sono resi conto che alcuni errori sono ricorrenti.
Inutile dire che ci sono periodi tutt'altro che semplici e l'anno che si è appena concluso è stato, per certi versi, uno di questi. Ecco qui la prima parte di un decalogo anti-crisi in cui mi sono imbattuto qualche tempo fa e che mi è sembrato utile e interessante.
Secondo Stefano Valvason, Direttore Generale di A.P.I., è fondamentale che gli imprenditori sviluppino una visione chiara per il futuro delle loro aziende e inizino a investire, smettendo di restare fermi a osservare. Il concetto centrale di questo 2025 sarà quello della "twin transition", ovvero del connubio tra sostenibilità ed evoluzione digitale. Evoluzione che non potrà più prescindere dall'intelligenza artificiale.
Prima di augurare a tutti un buon Natale e un sereno 2025, vorrei fare il punto sul 2024 di MICROingranaggi, un anno particolare ma, nonostante tutto, positivo. E, proprio su questo tema, vorrei condividere un interessante scambio con Stefano Valvason, Direttore Generale di A.P.I. Associazione Piccole e Medie Industrie.
Nel momento in cui un progettista deve dire al disegnatore cosa disegnare, deve saper disegnare a sua volta, altrimenti non è in grado di comunicare tutte le informazioni in modo completo
Che la tecnologia offra strumenti sempre più potenti è un dato di fatto.
Ma se penso al mio settore, a quello che facciamo in MICROingranaggi, non ho dubbi sul fatto che sia l'uomo a fare il grosso del lavoro. Devono però sussistere determinate condizioni.
Per come la vedo io si tratta certamente di uno strumento utile, soprattutto da un punto di vista etico. Ma, secondo me, non è risolutivo. O, perlomeno, non quanto molti pensano.
Provo a spiegare meglio
Domanda volutamente provocatoria. La faccio perché a volte resto stupito da come certe direttive di fondamentale importanza ed entrate in vigore anni e anni addietro non siano così note come ci si potrebbe auspicare.
La nostra impressione è che il piano Transizione 5.0 finisca per risultare poco utile per le imprese già avanzate tecnologicamente e, al tempo stesso, inaccessibile o troppo complesso per quelle che invece vorrebbero iniziare ora un percorso di trasformazione. Ma non solo…
Specificare a disegno il grado di qualità della dentatura di un ingranaggio è estremamente importante per evitare di dare adito ad ambiguità e interpretazioni sbagliate che portano inevitabilmente a comprometterne il risultato finale
In alcuni casi sì. O, quantomeno, potrebbe non essere così sbagliato fare un ragionamento di questo genere. Ma “solo” in presenza di almeno una di queste due variabili...
Non fidarsi della propria memoria; mantenere gli impegni; fare subito le cose di classe C; programmare la giornata secondo le priorità; programmare il medio termine. Ma a questi cinque punti ne aggiungerei altri quattro
Cambiare idea su come trascorrere una serata, avere un imprevisto, o tardare una consegna può succedere a chiunque. Ma fare lo “sforzo” (se davvero così si può definire) di disdire una prenotazione, rispondere a un'email o aggiornare una scadenza non costa molto. E fa una grande differenza
Ogni disegno tecnico deve essere univoco, completo, e interpretabile da tutti. Deve essere chiaro, facilmente leggibile proprio perché realizzato utilizzando un linguaggio convenzionale, unico e internazionale. Ma se nei corsi di studi tutto questo viene insegnato, perché le nozioni imparate spesso non vengono applicate?