Progettare al meglio la geometria degli ingranaggi, attività che contribuisce anche a ridurne l'attrito, è sempre stata una priorità per MICROingranaggi.
Un robot industriale di tipo tradizionale è – secondo gli standard ISO – un robot multifunzione e riprogrammabile. Ma poi nella pratica non è così e in genere nasce e muore svolgendo la stessa funzione. La robotica collaborativa, al contrario, nasce per massimizzare la facilità d'uso e di riprogrammazione. Ed è proprio su questo asse che vince rispetto alla robotica tradizionale. Ne abbiamo parlato con il professor Andrea Zanchettin del Politecnico di Milano.
Chi, come noi, progetta e produce sa bene che un aspetto da non sottovalutare nei riduttori è la rigidità in rapporto alle coppie trasmesse. È vero che i nostri prodotti sono di piccole o piccolissime dimensioni, ma – seppur in proporzione – sono soggetti alle stesse dinamiche e problematiche di quelli più grandi. Quindi...
Comunque la si giri, dover inserire un’attività extra
in una pianificazione già effettuata
innesca un meccanismo che genera il lavoro di una o più persone,
che devono mettersi lì e rifare una programmazione,
consultare clienti, consultare fornitori e via dicendo.
Dover inserire un’attività extra in una pianificazione già effettuata
genera un lavoro. E un lavoro è un costo.
Se due anni fa qualcuno mi avesse chiesto se era possibile raggiungere un grado di qualità DIN 5 di un ingranaggio 26 denti modulo 1.5 per un lotto da 100 pezzi utilizzando la tecnologia skiving, avrei risposto di no. Assolutamente NO.
E invece ci siamo riusciti.
Fondamentale sarà anche suddividere il contenuto di ciascun magazzino non solo sulla base della sua effettiva utilità, ma anche a seconda di quanto spesso e come opera esattamente il personale addetto
La dentatura chiamata skiving è di recente concezione e permette di eseguire una finitura sul fianco denti degli ingranaggi per poter così recuperare le deformazioni dovute al trattamento termico...
La tecnologia nell’ambito dell’additive manufacturing sta evolvendo abbastanza velocemente, questo è vero, ma i passi avanti fatti in termini di precisione non sono – in proporzione – poi così tanti.
Che si tratti di software o di hardware, queste nuove tecnologie sono talmente semplici e intuitive da utilizzare che, contrariamente a quanto forse qualcuno poteva inizialmente aspettarsi, non complicano la vita a nessuno…anzi!
Scrivere “secondo Norme VDA" potrebbe essere fuorviante, proprio perché la VDA è un'associazione di categoria e non un Ente certificatore, che – in quanto tale – ha anche il compito di accollarsi determinate responsabilità.
Se ho a che fare con un materiale di nuova fabbricazione a cui ancora non è stato abbinato l’esatto calcolo di resistenza meccanica, non potrò utilizzarlo in fase di progettazione, se non applicando criteri di dimensionamento “comparativi” a quanto disponibile