Innovazione e progresso: come uno sprovveduto può cambiare il mondo della meccanica

Il termine “impossibile” può forse avere un senso se legato a una determinata situazione temporale o a uno specifico contesto (“Nella situazione attuale è impossibile….”), ma non non in senso assoluto. È fondamentalmente per questo mi sta un po’ stretto…

Non so se fu davvero Einstein a dirlo (ogni tanto gli vengono attribuite delle frasi, che poi chissà se ha detto veramente lui), ma chiunque sia stato, secondo me, aveva ragione:

tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.

Vi faccio un esempio.
Se qualcuno, qualche tempo fa, mi avesse chiesto se era possibile realizzare un grado di qualità DIN 5 di un ingranaggio 26 denti modulo 1.5 per un lotto da 100 pezzi utilizzando la tecnologia skiving, avrei risposto no, assolutamente impossibile. E invece è proprio quello che stiamo facendo adesso.

Sono evolute le macchine, sono cambiate le attrezzature, gli utensili e i lubrificanti. E sono diverse anche le competenze del nostro personale tecnico specializzato, così come l’esperienza che è aumentata notevolmente.

È fondamentalmente per questo che il termine IMPOSSIBILE mi sta un po’ stretto.

Impossibile per chi? Per me? Per voi?
E impossibile quando? Oggi? Domani?

Il termine impossibile può forse avere un senso se legato a una determinata situazione temporale o a uno specifico contesto (“Nella situazione attuale è impossibile….”), ma non non in senso assoluto.

L’anno scorso vi avevo salutato scrivendo che – contrariamente a quanto ci si sarebbe potuti aspettare – il surplus di richieste ricevuto nel 2021 aveva creato non pochi problemi: mancato fatturato, marginalità ridotta, lavoro sotto pressione, straordinario del personale e grande dispersione di energia.
La soluzione era e rimane quella di aumentare la capacità produttiva ed è quello che faremo!

Aumentare la capacità produttiva sarà un’operazione complessa, che richiederà un notevole impegno in termini economici, temporali e di energia, ma certamente non impossibile.

 

Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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