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Investimenti 2018: come cambierà MICROingranaggi

La settimana scorsa scrivevo che evolvere in chiave 4.0 serve a comunicare, collaborare e interagire – secondo gli standard attuali e futuri – con clienti, fornitori, colleghi, partner e via dicendo. E che quindi un’impresa italiana in linea con gli standard di Industry 4.0 avrà, per esempio, molte meno difficoltà a trovare sinergie con un’impresa tedesca che sarà 4.0 a sua volta, che non con lo storico fornitore italiano rimasto a lavorare con metodo tradizionale.

È proprio partendo da questi presupposti che dedicheremo buona parte dei nostri investimenti del 2018 alla smart manufacturing, secondo gli standard del 4.0. A partire dall’implementazione di un nuovo gestionale che diventerà il cuore digitale di MICROingranaggi.

Premetto che la scelta di questa piattaforma è stata piuttosto ardua, perché siamo entrati in contatto con diversi fornitori, i quali ci hanno proposto tutti soluzioni di altissimo livello. Poi, si sa, a un certo punto la scelta va fatta e noi abbiamo deciso di seguire le orme di alcune imprese con cui collaboriamo regolarmente, proprio con l’obiettivo di ridurre al minimo (se non eliminare completamente) ogni difficoltà a livello di comunicazione.

Il nuovo sistema sarà costituito da un MRP (ovvero ‘Material Requirements Planning’, necessario per la gestione della produzione), da un ERP (‘Enterprise Resource Planning’ per la pianificazione delle risorse) e da un modulo abbinato per la gestione della contabilità.
Tutte le macchine della nostra officina saranno collegate in rete con l’MRP in modo da permetterci di avere un’immagine precisa di quella che è e che sarà la copertura di ciascuna di esse, e ottimizzare così al meglio la produzione in corso e quella futura.
Le informazioni raccolte nel database del software saranno un grande aiuto fin dalla fase di discussione dell’offerta con il cliente, proprio perché ci permetteranno di dare informazioni più precise in termini di tempi di produzione e costi.

Alcuni tecnici esterni hanno già svolto un’analisi dettagliata di come lavora oggi ciascun reparto di MICROingranaggi e ciascuna figura coinvolta, proprio con l’obiettivo di andare a verificare se il nuovo sistema è in grado di coprire tutte le esigenze aziendali.
L’obiettivo primario è infatti quello di riorganizzare i flussi di lavoro, senza fare grandi variazioni sulle attività specifiche, quanto piuttosto su come vengono svolte. Per ogni mansione infatti il nuovo gestionale metterà a disposizione più funzionalità, essenziali per migliorare ciascuna procedura.

L’acquisto e l’integrazione di un sistema come questo richiede, come penso possiate bene immaginare, un investimento piuttosto importante, suddiviso in costi del gestionale in sé (che – sul totale – costituiranno la spesa più bassa), migrazione dei dati e formazione (che saranno invece le due voci di costo più alte).
Nella pratica l’implementazione del nuovo gestionale partirà dalla migrazione dei dati, per passare poi alla formazione, durante la quale ciascun operatore MICROingranaggi verrà affiancato da un tecnico esterno che farà un training su come svolgere le attività quotidiane avvalendosi delle nuove funzionalità che il gestionale metterà a disposizione.

I tempi di implementazione di questo sistema saranno abbastanza lunghi e provocheranno un rallentamento generale dei processi sia produttivi che aziendali. Ma,

a parer mio, si tratta di un passaggio obbligato che toccherà a tutti prima o poi. E soprattutto ci saranno dei vantaggi notevoli, perché sarà davvero possibile avere il controllo dell’intera azienda attraverso un unico sistema.

A livello generale i flussi operativi saranno più strutturati, il personale lavorerà meglio, sarà possibile sapere esattamente e in tempo reale dov’è la merce e via dicendo.

di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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