Bisogna avere la capacità di prevedere quello che accadrà nel prossimo quinquennio, scrivevo qualche tempo fa. Cinque anni perché, in un periodo storico come questo e per un settore come quello degli ingranaggi, è un lasso temporale ragionevole per pianificare uno o più investimenti, o anche per acquisire una tecnologia (o un know-how).
Più facile a dirsi che a farsi. Soprattutto ora, che – come potete ben immaginare – un anno e mezzo di emergenza Covid ha cambiato profondamente tante logiche di mercato.
Qualcuno di recente mi ha chiesto quali sfide e quali obiettivi ci siamo posti per questo arco temporale, per i prossimi cinque anni. Direi che
la vera sfida in cui ci siamo lanciati è portare MICROingranaggi a una trasformazione totale secondo gli standard 4.0. Vogliamo cioè rendere i reparti, i processi, i macchinari e le lavorazioni totalmente interconnessi.
Una operazione che abbiamo iniziato già da qualche anno, ma tutt’altro che banale e ben più complessa dell’acquisto di un nuovo macchinario o di una nuova attrezzatura, poiché le dinamiche che si innescano e che coinvolgono le varie attività danno il via fisiologicamente e inevitabilmente a problematiche ed esigenze differenti e a volte anche in contrasto tra loro.
Ciò non toglie che la raccolta e l’analisi dei dati (che devono essere per prima cosa veritieri e puntuali) sia una delle condicio sine qua non dello sviluppo di ogni pmi, così da riuscire a portare avanti strategie precise ed efficaci.
L’istinto imprenditoriale avrà sempre un’importanza decisiva, questo sì. Ma dovrà essere costantemente supportato da dati certi. Gli errori sono e saranno via via meno tollerabili in un mercato sempre più attento e selettivo.
Per quel che in generale riguarda invece i settori in cui MICROingranaggi opera, sto notando un forte incremento legato, per esempio, alla componentistica per e-bike, alla domotica, all’automazione e alla robotica. In sofferenza, ma con segnali di graduale ripresa – invece – l’avionico e il packaging.
Posso dire quindi che, seppur con gradualità diverse, la ripresa mi pare generalizzata e costante ormai da diversi mesi e questo mi porta a essere ottimista per il futuro.