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Punti di vista

Siamo davvero sull’orlo di una recessione?

Sentir parlare di crisi e recessione così insistentemente mi lascia un po' perplesso. L'impressione che ho è che continui a esserci parecchia ripresa dal punto di vista lavorativo. Voi come la vedete?

Chi mi conosce sa che sono una persona ottimista. Ma il discorso che voglio fare non è questione di ottimismo; mi limito a dirvi quello che penso e che sto vedendo.
Ascoltare media, o leggere articoli che parlano continuamente di crisi, che dicono che siamo sul filo della recessione mi sta mettendo un po’ in imbarazzo.

Come sapete MICROingranaggi si rivolge a più settori merceologici.

Di recente mi hanno chiesto se ce ne sono alcuni che stanno andando meglio di altri. Ebbene, la risposta è NO. Non ci sono settori che stanno andando meglio di altri, perché stanno andando bene tutti. Tutti quanti allo stesso modo.

Come ho scritto qualche settimana fa, chiuderemo il 2022 con un incremento di oltre il 20% del fatturato. Un risultato che non solo lascia noi pienamente soddisfatti, ma che è abbastanza in linea con quello di clienti, fornitori e dalla gran parte delle aziende che conosco e con cui abbiamo a che fare.

Ed è proprio per questo che mi viene così difficile comprendere dove esattamente sia questa recessione.

Faccio una precisazione. Non metto minimamente in dubbio il fatto che le aziende più energivore oggi stiano facendo fatica. Per realtà come cartiere, vetrerie e via dicendo il caro energia pesa così tanto che non dubito si parli di crisi.

E non metto neppure in dubbio il fatto che – tra caro energia, guerra e crisi delle materie prime – il momento generale non sia dei più facili e che sia importante tenere gli occhi aperti e muoversi tenendo conto delle condizioni di contorno.

È il sentir parlare di crisi e recessione in modo così insistente che mi lascia un po’ perplesso, perché l’impressione generale che ho è che continui a esserci parecchia ripresa dal punto di vista lavorativo. Nonostante il caro energia. E nonostante il perdurare della crisi delle materie prime.
E, attenzione: la nostra è un’azienda a cui, in proporzione, l’incremento del costo energetico è pesato parecchio, al punto che i nostri utili 2022 rischiano di essere polverizzati proprio da questa voce di costo.

Ma forse il punto è proprio questo.

Un conto è parlare di utili più risicati (o nulli) per via dell’aumento dei costi cui le imprese sono sottoposte. Tutt’altro discorso è invece parlare di recessione!

Recentemente mi hanno chiesto anche se, secondo me, il continuare a parlare di crisi e recessione da parte di media e politica influisce in qualche modo sulle scelte strategiche delle aziende.
In generale non lo so, sulle mie (sulle nostre) no di certo!

Per come la vedo io, se un imprenditore si fa influenzare e condizionare dal clima economico quando deve prendere una decisione importante per la sua azienda, allora forse dovrebbe farsi qualche domanda sul mestiere che fa.
Ma questo è solo il mio parere…

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

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di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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