Sempre più processi si basano sul fare e correggere, ma questo approccio – per quanto efficace – rischia di lasciare indietro qualcosa. Servirebbe almeno la consapevolezza di ciò che stiamo davvero imparando e di ciò che, invece, smettiamo di approfondire.
Sempre più processi si basano sul fare e correggere, ma questo approccio – per quanto efficace – rischia di lasciare indietro qualcosa. Servirebbe almeno la consapevolezza di ciò che stiamo davvero imparando e di ciò che, invece, smettiamo di approfondire.
Il nuovo reparto unisce tre aree strategiche di MICROingranaggi — operations & IT, sistemi di gestione e marketing — e si occupa di tutto ciò che riguarda lo sviluppo e l’innovazione, partendo dall’analisi dei dati provenienti da ogni ambito dell’azienda: dalla produzione, ai processi interni, fino alla parte commerciale e alla comunicazione verso l’esterno.
Recentemente mi sono trovato a riflettere su una questione. Conviene che progettazione e produzione vengano demandate a una stessa entità, oppure è meglio tenerle separate?
Avete mai sentito parlare di fabbrica 4.0? Molti la definiscono la quarta rivoluzione industriale, perché nasce dalla sostanziale necessità di far fronte sia alla crisi economica che alla radicale trasformazione del mondo dei consumi.
Quando in un disegno tecnico mancano dati fondamentali, la sua interpretazione diventa a discrezione di chi lo legge. Con la conseguenza che il pezzo acquistato e fatto produrre possa poi rivelarsi non idoneo all’applicazione per cui era stato richiesto.
Sul fatto che il settore della meccanica sia cambiato vorticosamente, e mi riferisco soprattutto agli ultimi anni, penso siamo tutti d’accordo. Se in passato questo comparto era caratterizzato da evoluzioni lente, oggi non è più così.
Un mercato che da tempo mi incuriosisce parecchio è quello cinese, ma devo ammettere di non conoscerlo molto bene. MICROingranaggi vende in Cina, ma il nostro cliente in realtà è un’azienda americana.