Come a dire che il 2020 è stato un anno particolare (drammaticamente particolare), un anno che ha lasciato tutti quanti spiazzati, ma quello che è stato è stato, perché ora è il momento di riprendere davvero il controllo della situazione.
A settembre c’era stato un primo “giro di ricognizione”, una prima serie di azioni concrete da parte di molti, atte a mettere le basi per una nuova ripartenza.
Ora il momento della ripartenza, quella vera, è arrivato.
Il 2020 è stato pesante per ovvie ragioni, e il colpo lo abbiamo accusato anche noi.
Un colpo naturale, fisiologico e purtroppo inevitabile. Ora l’importante è iniziare questo 2021 con ottimismo, voglia di fare e quindi di investire, perché come sempre sono convinto del fatto che
gli investimenti siano la base dello sviluppo di ogni impresa. Guai fermarli, qualunque cosa succeda. Devono continuare a qualunque costo.
Poi valutare quanti, quali e in che direzione è il compito di ogni imprenditore. Un compito che oggi è ancora più difficile dovendo convivere con l’emergenza sanitaria.
Per come la vedo io, però, la strategia corretta non è pensare a quando finirà questa emergenza e quindi a quando si tornerà a una situazione di normalità. La strategia più giusta è quella di trovare oggi il modo (o i modi) per poter lavorare in maniera intelligente e sicura anche in condizioni di maggior difficoltà.
Quindi attenzione ai costi, questo sì. Ma NON fermarsi, NON smettere di investire.
MICROingranaggi, in particolare, ha in programma nuovi progetti e tante idee, che vi racconterò nel corso dell’anno.
In tanti pensano che il “male” dell’Italia siano le aziende troppo piccole, ma io non sono d’accordo. Rispetto ai grandi, i piccoli hanno un vantaggio enorme.
I piccoli sono agili, sono flessibili, sono rapidi nei movimenti. E oggi, così come in futuro, vince chi è più veloce ad adattarsi ai cambiamenti.
E chi lo può fare meglio delle piccole aziende, attente a saper cogliere le opportunità che il mercato offre?
Pensate a quello che è successo nei primi mesi di emergenza sanitaria quando mascherine e disinfettanti erano spariti dal mercato. Non sono state le multinazionali, ma le piccole aziende a reinventarsi nel giro di pochi giorni per soddisfare le richieste di mercato.
Quello che voglio dire è che il mondo economico non è fatto solo di grandi business tra holding, Tutti siamo utili, se non indispensabili. Dall’artigiano alla multinazionale.
Ancora buon 2021 e buona ripartenza a tutti!
Una risposta su “Non è il momento di fermarsi, né di smettere di investire. Buona ripartenza a tutti!”
Purtroppo troppo spesso le persone – e di rimando le loro attività, personali o professionali che siano – hanno un approccio totalmente ego-centrico, come se il mondo girasse attorno a loro e non viceversa. La realtà è ben diversa, e ce lo sta ricordando chiaramente. Fare “scorte per l’inverno” è un’attività che solo le ultime generazioni hanno completamente dimenticato. Non solo scorte materiali: riservare una parte dei propri sforzi, dei propri pensieri, delle proprie energie, del proprio tempo per prepararsi al futuro e all’ignoto è la base della sopravvivenza.