Abbiamo parlato di difficoltà ad avere visibilità sulle commesse in arrivo e anche di quella legata all’individuazione di fornitori validi e affidabili. L’altra grande criticità che stiamo riscontrando in questi ultimissimi tempi riguarda il reperimento delle materie prime. L’acciaio, per esempio. Vi sono tipologie di semilavorati in acciaio che richiedono anche 45 giorni lavorativi per la consegna.
Alcuni materiali non si riescono proprio a trovare. Altri non sono disponibili nei diametri di piccole dimensioni (che poi sono, in linea di massima, quelli che servono per le lavorazioni che si effettuano in MICROingranaggi).
Quindi aumenta la produzione in termini generali e, di pari passo, anche la difficoltà nel reperimento di materie prime, andando a creare un altro grande ostacolo nella catena dei fornitori. La naturale conseguenza, come potete ben immaginare, è che i tempi di consegna si allungano ulteriormente.
Va detto, e questo è vero, che parte della difficoltà dipende proprio dalla natura specifica delle componenti che produciamo in MICROingranaggi. Trattandosi infatti di pezzi di piccole dimensioni, ci occorre spesso comprare ridotti quantitativi di materiale. Chi, al contrario, deve acquistarne di grandi si rivolge direttamente al produttore, riscontrando paradossalmente meno difficoltà nel reperimento.
Le imprese che, come noi, hanno bisogno di quantitativi inferiori di materia prima devono necessariamente rivolgersi a un rivenditore, con il limite di essere vincolate dalla merce che ha in magazzino.
Ciò significa che quando si ha bisogno di un materiale più particolare, le difficoltà di reperimento aumentano, perché la ricerca potrebbe richiedere anche il coinvolgimento di altri fornitori. Con tutto ciò che ne consegue: a chi mi rivolgo? Si tratta di un’impresa affidabile e in grado di rifornirmi nei tempi corretti? E così via.
Inutile dire che – per chi si trova in situazioni analoghe alla nostra – acquistare maggiori quantitativi di materiale in anticipo è un azzardo, proprio perché avere visibilità sulle commesse in arrivo (e quindi sui materiali e sui diametri necessari) è sempre più complesso.
Il risultato? Il risultato è che, in alcuni casi (per ora ancora sporadici) ci siamo trovati purtroppo costretti a dare indicazioni di consegna ai nostri clienti di quattro o addirittura cinque mesi. E a volte è anche difficile far comprendere il perché di tale situazione.
Per ovviare almeno in parte a questa problematica, da un lato, cerchiamo
di prestare maggiore attenzione in fase di progettazione alla scelta del materiale, optando – laddove possibile – per quelli più standard, così da non dover mettere in conto anche ritardi dovuti al reperimento delle materie prime.
Dall’altro, stiamo cercando di chiedere almeno ai nostri clienti più grandi e strutturati una maggiore programmazione sulle commesse future, così da poterci organizzare. Ma questa seconda strada, sfortunatamente, ci sta portando scarsi risultati.
Inutile dire che tutta questa situazione richiede un grande dispendio di energie, causate dalle continue discussioni, che purtroppo in alcuni casi portano anche a incrinare certi rapporti con i clienti.