Oggi parliamo di andamento economico. E in particolare di quello del nostro settore, che non è poi così negativo come si potrebbe immaginare. Recentemente infatti Assiot – Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza ha reso note le previsioni di chiusura per il 2013 per voce del suo presidente Tomaso Carraro di cui riportiamo l’intervento.
“A fronte di un contesto nazionale debole il trend del nostro comparto per il 2013 risulta sostanzialmente allineato a quello del 2012 con, seppur ancora timidi, segnali di ripresa che fanno ben sperare per il 2014 per il quale ci si aspetta una leggera crescita. L’andamento del 2013 risulta simile a quello degli altri due settori affini, rappresentati da Anie Automazione (Associazione Nazionale Automazione e Misura) e Assofluid (Associazione Italiana dei Costruttori ed Operatori del Settore Oleoidraulico e Pneumatico), con una prima parte debole seguita da una ripresa abbastanza decisa a partire dal mese di settembre che ha tenuto anche nei mesi successivi. All’interno del comparto, Export e Consegne sul Mercato Interno, fortemente influenzate dalla componente export indiretto, mostrano un andamento simile, evidenziando una tenue ripresa che trova conferma anche dalle ultime rilevazioni fra gli associati. Come già nel 2012, gli Stati Uniti si confermano Paese fortemente dinamico in termini di interscambio commerciale; di contro, permane la debolezza della Cina, i cui tassi di crescita globali si sono progressivamente ridotti nell’ultimo biennio. A livello europeo anche l’industria italiana delle trasmissioni meccaniche occupa la seconda posizione dopo la Germania nei confronti della quale, tuttavia, godiamo di un saldo della bilancia commerciale positivo che si è addirittura rafforzato negli anni più difficili. Siamo comunque ottimisti per il futuro”.
I presupposti per un 2014 positivo sembrano esserci quindi e questa non può che essere una buona notizia anche per chi ha sofferto meno di altri la crisi degli ultimi anni. Detto questo, in ogni caso, continuiamo a pensare che la ripresa vada in qualche modo ‘aiutata’ e che questo debba essere fatto sia tramite investimenti nelle nuove tecnologie, sia attraverso investimenti nelle risorse umane, a cui si aggiungono ovviamente esperienza, professionalità e perseveranza. In questo modo pensiamo si possa raggiungere quella qualità di prodotto che, unita a un servizio di consulenza a 360 gradi, può fare la differenza nel sistema imprenditoriale di oggi caratterizzato da una forte competitività d’impresa.
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