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MICROnews Punti di vista

Buona ripresa a tutti e che il 2020 abbia inizio!

Buongiorno e buon anno a tutti!
In genere sono solito dedicare il primo post di ogni anno al bilancio di quello precedente, nonché ai progetti e buoni propositi di quello che sta iniziando, perciò eccomi qui ancora una volta.

Partiamo dal 2019, un anno un po’ strano, devo dire. E, soprattutto, molto impegnativo.
In linea di massima

il fatturato di MICROingranaggi è rimasto invariato rispetto a quello del 2018, mantenendosi a sette milioni di euro.

Sono diverse le ragioni per cui ci riteniamo soddisfatti di questo risultato. Da un lato la vendita di uno dei nostri macchinari a ottobre 2018 aveva inciso per circa 230mila euro sul fatturato di quell’anno, cifra su cui nel 2019 non abbiamo potuto contare. Dall’altro siamo riusciti a ottimizzare gli acquisti e a rivedere alcuni prezzi di vendita, pertanto utili e liquidità sono aumentati e tutti sappiamo che sono risultati più importanti del generico fatturato.

Il 2019 è stato poi l’anno dei grandi investimenti: quasi un milione di euro,

cifra pressoché raddoppiata rispetto agli anni passati e che ha interessato tutti i reparti aziendali. Gli investimenti più significativi, in ogni caso, hanno riguardato il passaggio agli standard di Industry 4.0, una evoluzione che ha richiesto a tutti noi non poche energie, soprattutto per aver concentrato in poco tempo innovazioni radicali e importanti come l’implementazione del nuovo gestionale che ha modificato profondamente (e, sotto certi versi, stravolto) buona parte dei nostri flussi operativi interni ed esterni, come i nuovi magazzini automatici e il loro sistema di gestione, o ancora come il sistema MES di collegamento delle macchine alla rete aziendale.
Come penso possiate immaginare le situazioni di stress e di tensione non sono mancate, ma sono orgoglioso della reazione e dell’atteggiamento positivo che ho visto in tutti i nostri collaboratori.

Che dire del 2020?

Un anno per il quale sono preoccupato e ottimista al tempo stesso.

Preoccupato per la nostra economia, per le incertezze politiche italiane, per la difficoltà che sta vivendo il settore automotive, per la Brexit, per i dazi doganali di Cina e USA, per le tensioni USA/Iran, ma anche per le condizioni climatiche del pianeta. Tutti fattori che, in un modo o nell’altro, potrebbero avere ripercussioni su tutti noi. Senza contare che ormai sono già passati oltre dieci anni dall’ultima grande crisi economica…

Il mio ottimismo invece riguarda principalmente MICROingranaggi. Gli importanti investimenti di questi ultimi anni ci rendono più forti, pronti ad affrontare le necessità dei mercati, e – in generale – più preparati ed efficienti. Oggi possiamo contare su nuove figure professionali, ma anche su quelle storiche che – grazie al loro impegno costante e alla formazione professionale continua – sono in grado di offrire un apporto migliore. Senza contare che se da un lato sono comparsi nuovi sbocchi professionali per i nostri prodotti, dall’altro, stanno partendo moltissimi nuovi progetti in diversi settori merceologici. Progetti che saranno sicuramente una linfa fresca per il nuovo anno.

La nostra intenzione per quest’anno è sicuramente quella di sviluppare nuovi prodotti a marchio MICROingranaggi, anche se il principale obiettivo che ci siamo prefissati per il 2020 è quello di consolidare tutte le novità del 2019: vogliamo metabolizzare e imparare ad applicare correttamente nella nostra quotidianità operativa tutte le nuove tecnologie su cui abbiamo investito.
Operazione che, paradossalmente, potrebbe essere più complessa se la crescita di MICROingranaggi per l’anno che sta iniziando fosse significativa. In parole povere ci farebbe comodo, per assurdo, un’annata senza grandi crescite di fatturato, anche se questo non si dovrebbe dire mai!

di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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