Categorie
Dal settore Punti di vista

SPS IPC Drives di Norimberga resta una delle fiere top del settore. Vi spiego perché

Quali caratteristiche dovrebbe avere secondo voi una fiera del nostro settore? Pensate che la SPS IPC Drives di Norimberga possa essere considerata una manifestazione “top”?

In tanti anni di visite e partecipazioni, e tenendo conto di come il panorama economico e fieristico è cambiato soprattutto ultimamente (per l’avvento della rete, l’evoluzione dei mezzi di comunicazione e la possibilità economiche inferiori, per fare solo qualche esempio) ho identificato quattro caratteristiche che, secondo me, una manifestazione fieristica dovrebbe assolutamente avere:

un alto livello dal punto di vista organizzativo, un numero non eccessivo di espositori, qualità dei visitatori e una durata ragionevole (tre giorni sono la soluzione migliore).

Torno a parlare di fiere perché la settimana scorsa si è svolta la ventisettesima edizione della SPS IPC Drives di Norimberga, fiera internazionale dedicata al settore dell’automazione a cui MICROingranaggi è tornata per la terza volta consecutiva in veste di espositore.
Tornando quindi alla domanda iniziale, la mia opinione – peraltro confermata dalla maggior parte delle persone con cui ho avuto modo di parlare – è positiva:

la SPS IPC Drives di Norimberga continua a essere un importante punto di riferimento, nonché una delle fiere top del settore, perché sostanzialmente rispetta tutte e quattro le caratteristiche che ritengo più importanti.

Questa ventisettesima edizione della manifestazione tedesca ha ottenuto risultati analoghi a quelli dello scorso anno. I dati ufficiali parlano di 1601 espositori e 63.229 visitatori, di cui 75,7% tedeschi contro un 24,3% di presenze provenienti da altri paesi. Su quest’ultimo punto, però, la percezione che ho avuto è stata un po’ diversa. Ragionando sulle visite ricevute allo stand MICROingranaggi, abbiamo infatti riscontrato un maggior livello di internazionalità dei visitatori, arrivati davvero da tutto il mondo: Cina e India in primis, ma anche da diversi paesi del Sud America, oltre naturalmente a un’alta presenza di italiani e nordeuropei. Tutto ciò a fronte di un calo dei visitatori locali.

Non ho colto particolari novità sul fronte dei prodotti esposti. Uno spazio importante della manifestazione è stato dedicato al tema dell’Industria 4.0 e la mia sensazione è che la Germania abbia già ampiamente assimilato e introdotto nel mercato industriale le opportunità che questo nuovo contesto sta mettendo in luce: moltissimi stand di elettronica e informatica hanno infatti basato la loro esposizione proprio su prodotti e soluzioni in questo senso.

Avendone notate alcune alla SPS IPC Drives di Norimberga, l’ultima considerazione che vorrei fare è più generale e riguarda le cosiddette “collettive”. Non amo particolarmente questo tipo di soluzione, perché a volte si rivela uno spreco di denaro più che un investimento. Gli stand collettivi sono spesso anonimi e gli spazi a disposizione dei singoli espositori sono ridotti e molte volte passano inosservati. Diciamo che di massima la loro funzionalità e utilità dipende dal lavoro di selezione e ricerca contatti che deve avvenire nelle settimane precedenti l’esposizione, proprio perché non si può fare affidamento sulla casualità di passaggio e di incontro. Se il lavoro pre-fiera funziona bene, è possibile che si ottengano numerosi contatti, ma non lo si può dare per scontato.

di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *