Il mestiere del progettista meccanico è piuttosto complesso. E non mi riferisco solo al lavoro di progettazione in sé, ma anche a tutto quello che gli transita intorno. Gestione del progetto, rapporti con il cliente, costi, tempi di consegna, e così via. Questioni con cui ogni studio di progettazione – interno o esterno all’azienda che sia – ha a che fare pressoché quotidianamente e alle quali deve prestare molta attenzione per non cadere in gravi errori che, alla lunga, potrebbero compromettere lo studio stesso.
Sulla base della nostra esperienza abbiamo individuato quattro “ errori di progettazione ” da evitare, in parte legati fra loro, in parte disconnessi.
Sottovalutare l’entità di un lavoro
Accettare un lavoro per il quale non si hanno abbastanza risorse o sufficienti competenze è probabilmente l’errore di progettazione più grande che si possa fare. Come abbiamo scritto in passato, il progettista meccanico è per natura molto curioso, ma questo potrebbe portarlo ad accettare un lavoro proprio per soddisfare la sua curiosità sottovalutandone l’entità e sopravvalutando le proprie capacità.
Svolgere un lavoro di progettazione senza avere ottenuto chiaramente tutte le specifiche di progetto
Quando ci viene chiesto un lavoro di progettazione è possibile che il cliente non ci dia subito tutte le informazioni necessarie per lo sviluppo, ma potrebbe dirci solo il minimo indispensabile. Può per esempio dare per scontato dettagli che magari per noi non lo sono, oppure tenere per sé alcune informazioni riservate, e così via. Iniziare un lavoro in queste condizioni potrebbe portare allo sviluppo di un progetto non
corretto e non in linea con quanto richiesto dal cliente.
Sottostimare il preventivo di un lavoro di progettazione
Il preventivo di un lavoro di progettazione viene redatto in un momento in cui molto probabilmente non si ha ancora la soluzione in mente. Questo significa che non si sa quante ore ci vorranno per realizzarla, quali potrebbero essere le variabili, e così via. Perciò in questi casi bisogna fare attenzione a non sottostimare tale preventivo. Quello che spesso accade, infatti, è proprio che, pur di non sovrastimare il costo di un lavoro correndo il rischio di non essere competitivi, molti progettisti tendono a sottostimarlo, finendo molto spesso a essere costretti a lavorare sottocosto.
Sottostimare i tempi di consegna del progetto
Sottostimare i tempi di consegna di un progetto è grave quanto sottostimarne i costi e, per molti aspetti, ne è anche legato. Consideriamo questo: uno studio di progettazione generalmente non ha una sola attività, bensì più di una che si svolgono contemporaneamente, ciascuna delle quali con una durata variabile e a cui se ne potrebbero aggiungere di nuove. In che modo quindi calcolare le tempistiche di consegna di un nuovo progetto? In questi casi il consiglio è quello di indicare sempre nei propri preventivi un lasso temporale (possibilmente breve) oltre il quale l’offerta non sarà più valida, in modo da avere eventualmente la possibilità di aggiustare il tiro qualora, proprio in quel momento, fossero entrati numerosi progetti aggiuntivi e avessimo bisogno di tempistiche di consegna più lunghe.
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