Vi è mai capitato di domandarvi se quello che state facendo in questo momento lo state effettivamente facendo nel mondo giusto, nella maniera più efficiente e più snella? A me succede molto spesso e, col passare del tempo, mi sono reso conto che mi ha sempre portato ottimi risultati. Da alcuni anni infatti in MICROingranaggi stiamo destinando buona parte degli investimenti proprio a questo: analizzare cioè processi e procedure aziendali con l’obiettivo di andare a mettere mano e ‘ristrutturare’ là dove ci sono delle inefficienze. Dalle mansioni del personale alla revisione della documentazione tecnica legata al flusso produttivo, fino ad arrivare all’analisi di costi interni e marginalità.
Lo facciamo perché
in ambito lavorativo è essenziale mettere in discussione tutto continuamente.
E questo vale soprattutto per le attività che portiamo avanti nello stesso modo da più tempo, perché è proprio qui che molto probabilmente evidenzieremo margini di miglioramento più ampi. È molto probabile – anche se non scontato – che un’attività che abbiamo iniziato a svolgere per esempio solo a partire dal giorno prima la staremo facendo nel modo più efficiente. Difficilmente però lo stesso si potrà dire di un’attività che invece portiamo avanti da tanto tempo e dove quindi probabilmente riscontreremo qualcosa che non va, per esempio perché il contesto lavorativo potrebbe essere cambiato e pertanto quella determinata attività poteva magari andare bene per il passato, ma non più per il presente. Non è detto che sia così, ma quantomeno dovremo farci venire il dubbio.
Siete d’accordo?
Chi lavora nel campo della meccanica probabilmente avrà una predisposizione mentale più incline a questo genere di ragionamento. Uno dei concetti più importanti che ritroviamo alla base degli studi di meccanica, infatti, è proprio quello dell’attrito, inteso come la forza che si oppone allo scivolamento di un corpo su una superficie, provocando la dispersione dell’energia meccanica in calore e, di conseguenza, riducendo il rendimento del movimento in questione.
Se facciamo un parallelismo con il significato più tecnico di questo termine, allora penso si possa definire attrito anche il fenomeno che racchiude tutte quelle inefficienze e imperfezioni che finiscono per influire negativamente sulle procedure e sui processi aziendali, riducendone, in alcuni casi anche drasticamente, le performance.
Nel momento andiamo a mettere in discussione tutto, è estremamente utile e importante farlo confrontandosi con chi è direttamente coinvolto nelle varie mansioni che stiamo andando a revisionare. Che poi altro non è che uno dei principi base del metodo giapponese Kaizen, che si pone come obiettivo una crescita lenta ma costante che coinvolge l’intera struttura aziendale.
Nella foto: Kaizen (改善) è la composizione di due termini giapponesi,
KAI (cambiamento, miglioramento) e ZEN (buono, migliore)