“Meccanica veloce” e perché MICROingranaggi non può far parte di questo mondo

Dare tempo significa dare valore a quello che qualcuno sta facendo. Se qualcuno, quindi, insiste nel chiederci di realizzare in due giorni qualcosa per cui di giorni ne occorrerebbero molti di più, difficilmente ha compreso fino in fondo il valore di quello MICROingranaggi fa.

Nel 2020, quindi in piena pandemia, Giorgio Armani ha scritto una lettera a WWD Women’s Wear Daily, rivista settoriale punto di riferimento del mondo della moda. Lettera che mi è sembrata decisamente interessante e condivisibile.

“Il declino del sistema moda per come lo conosciamo”, scriveva, “è iniziato quando il settore del lusso ha adottato le modalità operative del fast fashion con il ciclo di consegna continua, nella speranza di vendere di più. Io non voglio più lavorare così, è immorale”.

Secondo Armani, ma si tratta di un discorso che condivido pienamente, la moda ha dovuto in qualche modo cambiare approccio per adattarsi alle esigenze del consumatore, che iniziava a chiedere e pretendere anche dall’alta moda le regole del fast fashion.
La risposta che Armani dava era semplice, chiara e assolutamente condivisibile: “Il lusso non può e non deve essere veloce”, perché “il lusso ha bisogno di tempo per essere raggiunto e apprezzato”.

Come penso possiate immaginare, non sono qui per parlare di moda, ma

credo che il parallelismo con il settore della meccanica sia notevole (soprattutto se penso alla nicchia di cui MICROingranaggi fa parte). Troppo spesso, infatti, il mercato mette fretta ai produttori senza che ve ne sia una reale necessità.

In un post di qualche tempo fa mio padre scriveva che

sono sempre di più i clienti che non vogliono accettare che un’azienda manifatturiera come MICROingranaggi possa avere tempi tecnici di consegna diversi da quelli che desidera.

Ma la costruzione di pezzi meccanici di precisione custom (e quindi progettati per una determinata applicazione) o comunque, più in generale, di componenti di precisione di altissima qualità hanno bisogno di determinati tempi di realizzazione, da cui non si può in alcun modo prescindere. E ai produttori converrebbe davvero smettere di combattere queste tempistiche, farle proprie e cominciare a valorizzarle. A meno che non siano alla ricerca di quella che mi piace definire “meccanica veloce” (che peraltro esiste e ha un suo mercato).
MICROingranaggi è un’azienda che fa meccanica di precisione. E quindi non è il partner giusto per chi è in cerca di meccanica di velocità.

Per come la vedo io, per come la vediamo noi,

dare tempo significa dare valore a quello che qualcuno sta facendo.

Quindi se un’azienda ci chiede di realizzare in due giorni qualcosa per cui di giorni ne occorrerebbero molti di più, significa che difficilmente ha compreso fino in fondo il valore di quello che facciamo.

Soprattutto in considerazione del fatto – e chi ci conosce lo sa bene – che sto facendo un discorso come questo nella consapevolezza assoluta che MICROingranaggi ha fatto, sta facendo e continuerà sempre a fare tutto ciò che è in suo potere (in nostro potere!) per investire in tutte quelle risorse (umane e tecnologiche che siano) che ci permettono quotidianamente di velocizzare quanto più possibile i processi produttivi, così da offrire un servizio migliore a tutti quei clienti a cui davvero serve quel valore aggiunto che un’azienda come la nostra è in grado di offrire.

Marco Garavaglia

Approdato ufficialmente in MICROingranaggi dopo un percorso formativo e professionale nell’ambito del business management, oggi è il Sales and Marketing Manager dell'azienda.
L'impegno costante e la dedizione nell'ottica di un miglioramento continuo, per Marco, non deve essere solo nell’ambito di prodotti e servizi, ma anche delle condizioni di lavoro, della sicurezza, della sostenibilità e del benessere dei dipendenti.

Tutti i suoi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti

La coerenza tra dove nasce un prodotto, quanto vale e quanto costa è sempre più importante

Ci stiamo muovendo verso mercati sempre più complessi in cui la concorrenza asiatica, e in particolare quella cinese, è ormai parte integrante del sistema industriale. Il punto, però, punto non è temere questa concorrenza, bensì capire come restare rilevanti in un mondo che cambia.

La scuola dovrebbe insegnare a pensare, non solo a fare

La scuola tende sempre più a insegnare come si fa, trascurando il perché si fa, e questo, a mio avviso, segna un impoverimento culturale profondo. Se il suo obiettivo è quello di formare cittadini – non solo futuri lavoratori – allora dovrebbe aiutare gli studenti a sviluppare un metodo di pensiero, la capacità di analizzare, interpretare e dare senso a ciò che accade.

Non è (quasi mai) solo una questione di prezzo. C’è qualcosa che pesa ancora di più

Vuoi per la lingua, per la cultura, o per una sorta di (in)conscio e istintivo senso di appartenenza, molti player della meccanica saranno disposti, se necessario, anche a spendere qualcosa in più pur di avere la certezza della qualità, dell’affidabilità e di un rapporto diretto con il fornitore che “parli la stessa lingua”, in senso lato. A due condizioni però: servizio e qualità devono esserci.