La formazione a distanza funziona più o meno di quella in presenza?

La formazione a distanza ha innumerevoli vantaggi. Ma è efficace come quella in presenza? Io qualche dubbio ce l’ho. L’empatia e le emozioni che ci sono nel contatto umano sono difficili da eguagliare. Pensate se dovessimo assumere e formare una nuova risorsa…

Mi piacerebbe che rispondeste a una domanda, sia che siate formatori sia che non lo siate.

La formazione a distanza funziona più o meno di quella in presenza?

Chi mi conosce sa bene che sono un grande sostenitore della formazione continua delle risorse di un’azienda (e comunque della formazione continua in generale).
Per riuscire bene nel proprio lavoro, infatti, non si dovrebbe mai smettere di studiare e di aggiornarsi.
Nell’ultimo anno, però, anche il modo di aggiornarsi è inevitabilmente cambiato.

Io ricevo decine di inviti ogni mese a webinar, corsi di formazione e quant’altro e, quando mi è possibile, partecipo con piacere. Nel farlo ho notato però una cosa: con la formazione a distanza non riesco a mantenere lo stesso livello di attenzione che ho durante un corso di formazione in presenza.

Soggettivo? Probabilmente sì. Ma, per quel che mi riguarda, la formazione a distanza non è come una call, che in genere ha una durata più breve ed è più interattiva.
Nella formazione a distanza sei tu davanti a uno schermo ad ascoltare qualcuno che parla e solo in alcuni casi (penso per esempio al caso della formazione sincrona, quella “in diretta”) hai la possibilità di interagire con formatore e colleghi.

L’efficacia (o l’inefficacia) di una formazione a distanza è strettamente legata all’abilità del formatore, questo sicuramente. Ma anche alla capacità di attenzione e di concentrazione di chi deve essere formato.

Ha innumerevoli vantaggi (costi, tempo impiegato, possibilità di rivedere il corso…). Ma ha la stessa efficacia della formazione in presenza? Io qualche dubbio a riguardo ce l’ho. L’empatia e le emozioni che ci sono nel contatto umano sono difficili da uguagliare e nella formazione sono due aspetti fondamentali.

E poi ho anche un altro grande timore sempre legato alla formazione a distanza, ma – in questo caso – delle nuove risorse di un’azienda.

Lo smart working portato agli eccessi di cui parlavamo la scorsa settimana potrebbe disincentivare le nuove assunzioni?

Inserire una nuova risorsa in azienda, formandola a distanza è complesso. Molto complesso. E, secondo me, anche meno efficace. Ecco perché credo che molti manager o imprenditori preferiscano posticipare se non addirittura evitare una nuova assunzione piuttosto che trovarsi nella situazione di dover formare una nuova risorsa da remoto.

Vi siete mai trovati in questa situazione?
Mi piacerebbe, in ogni caso, sapere cosa ne pensate.

Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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