Negli ultimi anni si sente spesso parlare di servitization – un termine ormai familiare in molti settori, anche molto lontani dal manifatturiero. Nella meccanica, però, è un approccio che si applica più raramente… o che, almeno, viene raccontato poco.
Perché ne parlo?
Perché c’è una ragione se, talvolta, una soluzione realizzata da MICROingranaggi può sembrare più costosa rispetto ad alternative più “tradizionali”. La verità è che non vendiamo solo un componente, ma anche tutto ciò che lo rende performante: consulenza, progettazione, controlli, qualità, metodo, organizzazione, tecnologia.
Ed è lì che sta la differenza.
Spesso però la percezione resta: “state offrendo un servizio, quindi costate di più”.
Ma non è sempre così.
Grazie agli investimenti 4.0 che abbiamo realizzato negli ultimi anni, oggi siamo in grado di offrire anche servizi a valore aggiunto (dalla co-progettazione alla tracciabilità completa dei lotti) mantenendo costi estremamente competitivi. In alcuni casi, anche più bassi rispetto a chi lavora in modo più tradizionale.
Se quello che offriamo non è uguale a soluzioni apparentemente più economiche, come farlo percepire?
La risposta è semplice (almeno a parole): bisogna raccontarlo.
Ed ecco perché
il marketing – inteso in senso strategico e non solo “promozionale” – è fondamentale. Raccontare quello che facciamo, sui nostri canali digitali o attraverso progetti come il MICROjournal, significa trasmettere valore e aiutare chi ci ascolta a comprendere il nostro approccio.
Spesso, quando si richiede un’offerta tecnica, si riceve una tabella precisa con quantità, prezzi e tempi. Tutto corretto. Ma spesso manca il perché. Il metodo, il know-how, le garanzie che fanno la differenza.
Nel nostro caso, ogni disegno che riceviamo viene verificato e – se manca – possiamo svilupparlo internamente. La produzione avviene su macchine di ultima generazione, il lavaggio su impianti avanzati, la tracciabilità è garantita da marcature laser, e il controllo qualità viene effettuato con strumentazione che non tutti i competitor possono vantare. Il tutto seguendo standard internazionali.
Tutte queste attività – che rientrano a pieno titolo nella servitization – per noi sono la norma. E anche se ormai ci sembrano “scontate”, vanno raccontate, altrimenti rischiano di passare inosservate.
Come ho scritto tempo fa,
estendere gli standard richiesti da settori come l’aerospace ad altri ambiti significa maggiore controllo, più sicurezza e affidabilità, e una qualità superiore del servizio. Ma anche un impegno costante che, se non spiegato, può far sembrare ciò che facciamo semplicemente “più caro”.
La realtà è che, in molti casi, non lo è.