Categorie
MICROnews Punti di vista

Come motivare e coinvolgere chi lavora con noi? Abbiamo un nuovo progetto in cantiere

Al di là delle competenze tecniche di ciascuno – che non intendo in alcun modo sminuire – un aspetto estremamente importante che contribuisce alla crescita di un'azienda (oltre che quello individuale) è l'atteggiamento proattivo delle persone. Atteggiamento che, a nostro avviso, andrebbe incoraggiato e valorizzato quanto più possibile...

Non troppo tempo fa mio ha padre ha dedicato un post a un tema che considero fondamentale.

Chi lavora con noi – scriveva – deve essere motivato e coinvolto in quello che fa.

Ebbene, questo pensiero negli anni è diventato una delle colonne portanti del nostro modo di lavorare: quando qualcuno si sente parte integrante di un progetto, infatti, è fisiologicamente più propenso/a a dare il meglio di sé su tutti i fronti: produttività, proattività, collaborazione e via dicendo.

Ma parliamo di PROATTIVITÀ.
Torno su questo tema per darvi qualche anticipazione su un progetto a cui tengo particolarmente e che partirà in MICROingranaggi a breve.
Prima di arrivarci, però, faccio un passo indietro.

Al di là delle competenze tecniche di ciascuno – che non intendo in alcun modo sminuire, sia chiaro! – un aspetto estremamente importante che contribuisce alla crescita di un’azienda (oltre che quello individuale) è – appunto l’atteggiamento proattivo delle persone. Un atteggiamento che, se incoraggiato e valorizzato, è in grado di innescare un circolo virtuoso con effetti positivi non solo sulle attività individuali, ma anche su quelle dei colleghi, migliorando il contesto lavorativo e contribuendo al successo dell’azienda nel suo complesso.

Ci sono persone naturalmente dotate di un atteggiamento proattivo, indipendentemente dal genere, dall’età o dalla posizione che occupano. Altre, invece, hanno bisogno di essere guidate e supportate per esprimere al meglio il loro potenziale, trovando nella collaborazione e nel contesto giusto gli stimoli per agire con maggiore iniziativa.

Ma cosa fare per stimolare questo atteggiamento proattivo?

Sicuramente – dicevamo – motivare e coinvolgere chi lavora con noi. Oltre, naturalmente, ad aspetti come condizioni contrattuali adeguate, rispetto personale e della posizione che il collega occupa, capacità di dare fiducia, responsabilità e il giusto riconoscimento quando è meritato. Tutti aspetti che – se ci guardiamo intorno – non sono poi così scontati.

Alcuni mesi fa, inoltre, in MICROingranaggi

abbiamo avviato un progetto che consiste nella creazione di una sorta di gruppo di lavoro trasversale ai vari reparti dell’azienda. È facoltativo, rivolto principalmente a chi ha meno di 35 anni, e si basa su un concetto chiave: ‘lavoriamo per costruire l’azienda che vorremmo avere nel futuro’.

Tutto questo, nella pratica, si traduce prima di tutto in un confronto aperto con i colleghi, volto a comprendere le esigenze e le opportunità attuali di ciascuno.
E poi, solo in un secondo momento, si procede con lo sviluppo di una serie di attività, azioni e progetti su più livelli, pensati per stimolare il potenziale di proattività di ogni risorsa coinvolta. Questi progetti possono spaziare, per farvi qualche esempio, dall’introduzione di software che velocizzino e migliorino compiti noiosi e ripetitivi, liberando tempo per attività più creative e strategiche, fino all’implementazione di benefit che migliorino il benessere generale delle persone.

di Marco Garavaglia

Approdato ufficialmente in MICROingranaggi dopo un percorso formativo e professionale nell’ambito del business management, oggi è il Sales and Marketing Manager dell'azienda.
L'impegno costante e la dedizione nell'ottica di un miglioramento continuo, per Marco, non deve essere solo nell’ambito di prodotti e servizi, ma anche delle condizioni di lavoro, della sicurezza, della sostenibilità e del benessere dei dipendenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *