Restyling del riduttore epicicloidale EP 28: le novità e le prestazioni migliorate

Chi, come noi, progetta e produce sa bene che un aspetto da non sottovalutare nei riduttori è la rigidità in rapporto alle coppie trasmesse. È vero che i nostri prodotti sono di piccole o piccolissime dimensioni, ma – seppur in proporzione – sono soggetti alle stesse dinamiche e problematiche di quelli più grandi. Quindi…

Una delle ultime novità di MICROingranaggi è proprio questa:

abbiamo fatto il restyling del riduttore epicicloidale EP 28.

Chi, come noi, progetta e produce sa bene che un aspetto da non sottovalutare nei riduttori è la rigidità in rapporto alle coppie trasmesse. È vero che i nostri prodotti sono di piccole o piccolissime dimensioni, ma – seppur in proporzione – sono soggetti alle stesse dinamiche e problematiche di quelli più grandi.

In fase di progettazione, il tecnico che se ne occupa è solito adottare dei coefficienti di sicurezza e sovradimensionare il prodotto per le sue prestazioni, in modo da evitare problemi qualora il riduttore fosse portato oltre i suoi limiti durante l’utilizzo.
Spesso però accade proprio questo: i clienti vogliono di più e superano i limiti indicati, stressando fuori misura il riduttore.

È stata proprio una situazione di questo tipo a portarci a introdurre nel nostro riduttore EP 28 delle modifiche customizzate per un cliente. A livello pratico si tratta di alcune migliorie che hanno risolto i problemi che si erano venuti a creare e la soddisfazione che ci ha trasmesso il nostro cliente ci ha spinti a valutare l’opportunità di applicarle al prodotto di serie. Valutazione che poi abbiamo messo in pratica.

Fare il restyling di un prodotto vuol dire fare un sacrificio economico non indifferente. Occorre infatti del tempo per progettarlo (tempo che, come potrete ben immaginare, ha un costo). E significa anche, inevitabilmente, buttare il materiale obsoleto. In un settore come quello della micromeccanica di precisione in cui operiamo noi infatti, nel momento in cui viene fatto il restyling di un prodotto, non è possibile pensare di iniziare a venderlo solo quando viene esaurita la versione precedente. Questo, nella pratica, significa che la versione precedente deve essere letteralmente buttata.

Quindi siccome

fare il restyling di un prodotto ha un costo,

la strategia ottimale consiste nel cercare di tenere le scorte basse e poi, a un certo punto, passare a vendere quello nuovo.

Inutile dire, al tempo stesso, che

fare il restyling di un prodotto spesso è un’operazione necessaria, che ha come obiettivo un ritorno economico nel lungo periodo.

Ed è proprio quello che abbiamo deciso di fare nel caso del riduttore EP 28: assorbire l’aggravio economico delle migliorie allo scopo di offrire sul mercato un prodotto ancora più affidabile e prestante, oggi superiore a quanto si trova mediamente in commercio.

Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

Tutti i suoi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti

La coerenza tra dove nasce un prodotto, quanto vale e quanto costa è sempre più importante

Ci stiamo muovendo verso mercati sempre più complessi in cui la concorrenza asiatica, e in particolare quella cinese, è ormai parte integrante del sistema industriale. Il punto, però, punto non è temere questa concorrenza, bensì capire come restare rilevanti in un mondo che cambia.

La scuola dovrebbe insegnare a pensare, non solo a fare

La scuola tende sempre più a insegnare come si fa, trascurando il perché si fa, e questo, a mio avviso, segna un impoverimento culturale profondo. Se il suo obiettivo è quello di formare cittadini – non solo futuri lavoratori – allora dovrebbe aiutare gli studenti a sviluppare un metodo di pensiero, la capacità di analizzare, interpretare e dare senso a ciò che accade.

Non è (quasi mai) solo una questione di prezzo. C’è qualcosa che pesa ancora di più

Vuoi per la lingua, per la cultura, o per una sorta di (in)conscio e istintivo senso di appartenenza, molti player della meccanica saranno disposti, se necessario, anche a spendere qualcosa in più pur di avere la certezza della qualità, dell’affidabilità e di un rapporto diretto con il fornitore che “parli la stessa lingua”, in senso lato. A due condizioni però: servizio e qualità devono esserci.