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Sono due le cose che, come azienda, manterremo nel post Covid

La PRIMA riguarda lo smart working, la SECONDA gli incontri con personale esterno...

Sono due le cose che – come azienda – manterremo nel post Covid.

La PRIMA riguarda lo smart working,

ma non inteso come smart working nel vero senso del termine (ovvero lavorare da remoto per obiettivi, senza obbligo di presenza e orari prestabiliti), perché per un’azienda come MICROingranaggi non è contemplabile.
Intendo lo smart working occasionale, come alternativa al lavoro in ufficio per gestire situazioni personali di necessità (una visita medica, l’idraulico a casa e via dicendo…).

Qualche riflessione invece dovremo ancora farla sullo smart working sistematico per alcuni giorni a settimana.
In questi mesi ci siamo resi conto che possono verificarsi delle situazioni di ritardo nella gestione di alcune attività o nel prendere certe decisioni, proprio perché manca il contatto immediato fra le persone. Un contatto diretto che, per quel che ci riguarda, in molti casi NON può essere sostituito da una telefonata o da una call, perché il veder una determinata fase in opera può aiutare a sveltire la procedura (pensiamo per esempio allo spostamento di un’attrezzatura da una zona a un’altra dello stabilimento, dove questo spostamento coinvolge quattro o cinque mansioni diverse).

Il SECONDO aspetto riguarda gli incontri con personale esterno.

Clienti, fornitori, consulenti e via dicendo.
In un anno e mezzo di lavoro avrò fatto suppergiù tre uscite. Tre uscite invece di una trentina. Tre uscite che mi hanno permesso comunque di svolgere il mio lavoro perfettamente, perché tutti gli altri incontri sono stati sostituiti da call o telefonate.

Oggi facciamo tante call, forse troppe. Vero.
Ma vi assicuro che nel nostro caso specifico la gran parte di quelle call sarebbero stati incontri fisici. A Bologna, a Firenze, a Torino, a Vicenza. Con tutto quello che presuppone uno spostamento: traffico, rischio, inquinamento, costo, tempo e via dicendo.
Poi, per carità, anche secondo me molte conversazioni che potrebbero essere affrontate tranquillamente al telefono finiscono per diventare call, ma anche su questo punto penso ci possa essere un buon margine di miglioramento.

di Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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