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L’importanza della gestione del rischio nell’ambito dei sistemi di qualità

Nel 2015 c'è stato uno stravolgimento piuttosto significativo della Normativa UNI EN 9001 che si è concretizzato attraverso l'implementazione di un approccio legato alla gestione del rischio. Approccio che implica l'identificazione, la valutazione e la minimizzazione dei problemi che potrebbero impedire il raggiungimento degli standard di qualità desiderati attraverso l'adozione di misure preventive.

Dove c’è attività svolta da un essere umano è sempre possibile cadere in errore. E questo è un dato di fatto di cui dobbiamo necessariamente tenere conto. Ma non allarmiamoci, perché

l’assenza di rischio non esiste. Se si è in una condizione di zero rischio, probabilmente non si sta respirando (e questo non è mai un bene).

Faccio un passo indietro e parto dall’inizio.

Nel 2015 c’è stato uno stravolgimento piuttosto significativo della Normativa UNI EN 9001 che si è concretizzato attraverso l’implementazione di un approccio legato alla gestione del rischio.

Approccio che la UNI EN 9001 del 2008 già aveva, ma in maniera molto implicita e non declinata.

Nell’ambito dei sistemi di qualità, la gestione del rischio implica l’identificazione, la valutazione e la minimizzazione dei problemi che potrebbero impedire il raggiungimento degli standard di qualità desiderati attraverso l’adozione di misure preventive.

Ora, se dalla normativa UNI EN 9001 restringiamo il campo alla UNI EN 9100, quali sono le metodologie e gli strumenti utilizzati nella gestione dei rischi di questo specifico sistema?

Come molti di voi probabilmente sapranno, la Normativa UNI EN 9100 (che abbiamo ottenuto di recente) integra i requisiti della UNI EN ISO 9001 con requisiti aggiuntivi specifici per il settore aerospaziale e della difesa, ponendo l’accento su aspetti come la sicurezza, l’integrità (assenza di elementi estranei), la tracciabilità (intesa sia come riconducibilità che come certificazione/attestazione) e in definitiva – “Si cela va sans dire, ça ira encore mieux en le disant” – la qualità, intesa in senso ampio, dei prodotti utilizzati in questi settori.

Ebbene,

non a caso i rischi specifici di questo sistema sono strettamente legati a quei requisiti aggiuntivi rispetto alla UNI EN ISO 9001. Primo fra tutti la gestione e la tracciabilità dei materiali.

Il primo presidio da adottare per scongiurare situazioni potenzialmente critiche consiste quindi nel fornire indicazioni precise su come gestire i lotti di materiali e su come prevenire eventuali danni da oggetti estranei (FOD), che potrebbero compromettere la sicurezza e l’efficacia del prodotto finito. Una soluzione pratica potrebbe essere, per esempio, quella di mettere a disposizione degli attori coinvolti istruzioni visive (foto, per esempio) che illustrino le pratiche corrette da adottare e gli errori da evitare.

Ma perché, più in generale, la gestione del rischio è così importante?

Fondamentalmente perché aiuta ad assumere e mantenere un atteggiamento più vigile.
L’aspetto più importante infatti non è tanto cosa fare ogni volta che ci si trova a dover gestire una situazione potenzialmente critica, quanto piuttosto quello che in gergo tecnico viene chiamato risk thinking, ovvero l’approccio basato sul rischio. Un approccio che – in altre parole – tenga conto di potenziali situazioni critiche che potrebbero verificarsi e incoraggi un atteggiamento proattivo e un’analisi costante del contesto per prevenire o mitigare gli effetti negativi prima che si manifestino.
Atteggiamento cruciale se inquadriamo trasferiamo l’argomento nel contesto della sicurezza sul lavoro (dove la confidenza con un’attività – “ho sempre fatto così, cosa vuoi che accada!” – è il principale nemico).

Nel corso della mia carriera di esperto in materia di qualità, ho avuto l’opportunità di visitare numerose imprese in Italia, notando – ahimè – una diffusa mancanza di consapevolezza riguardo a questioni cruciali, come – appunto – la gestione del rischio.
Spesso gli imprenditori identificano il rischio primariamente in termini economico-finanziari, ma – a parer mio – è essenziale riconoscere che l’essenza di un’impresa trascende la mera sfera finanziaria, poiché il successo economico è, in realtà, il culmine di una gestione aziendale olistica e ben ponderata, che include la gestione attenta dei rischi in tutte le sue forme.

di Giuseppe Friscia

È il Responsabile del sistema di gestione di MICROingranaggi.
Per molto tempo ha lavorato presso organismi di parte terza nel mondo delle certificazioni. Poi, a un certo punto della sua carriera, ha deciso di cambiare, passando dall'essere auditor all'essere soggetto che sottopone un sistema di gestione aziendale alla valutazione di un terzo.
La sua missione consiste nel rendere quotidiano il concetto di qualità.

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