Nasce la MICROacademy

MICROingranaggi dà il via a un nuovo progetto di formazione che vede coinvolto tutto il personale. Antonella Silvagni, CFO e Responsabile HR: “L'obiettivo della MICROacademy è quello di dare ai nostri collaboratori l'occasione di uscire dalla loro routine per dedicare tempo a capire quello che accade fuori dal proprio reparto e ciò che i colleghi fanno”.

Nei primi mesi del 2022 i costi di energia sono suppergiù triplicati rispetto allo scorso anno. E il peggio deve ancora arrivare

Uno dei problemi più grandi è che però questa crisi energetica non riguarda tutti i paesi. Ciò significa che moltissime aziende non possono girare gli extra costi sui clienti in quanto le commesse verrebbero annullate e girate verso fornitori di altri stati dove questi extra costi non ci sono.

Solo veicoli elettrici dal 2035. Opinione di un imprenditore italiano appassionato di auto

Vorrei fare alcune considerazioni di carattere più generale, in qualità – prima di tutto – di italiano preoccupato di tutto ciò che questa manovra potrebbe innescare. Ma anche in qualità di imprenditore a capo di un'azienda che fa componentistica meccanica ed elettromeccanica di precisione anche per il comparto automotive. E poi, perché no, in qualità di appassionato di auto.

Qualità del lavoro e retribuzione non sono dettagli. Sono i pilastri della sfera professionale

Il mio parere è che il mercato del lavoro, fino a non molto tempo fa, si fosse un po' assestato su certi standard (spesso troppo bassi) e in qualche modo andasse avanti per forza di inerzia. Lo scossone provocato dalla pandemia ha innescato una serie di dinamiche che reputo decisamente positive.

Una nuova risorsa deve essere messa nella condizione di diventare autonoma e intraprendente

E se poi una risorsa nel cercare di essere autonoma e propositiva fa un errore? Ci sono imprenditori che hanno la tendenza ad accentrare tutto su se stessi, proprio per paura che gli altri sbaglino. Ebbene, una nuova risorsa sbaglierà eccome! Perché tutti sbagliamo, anche noi imprenditori con una lunga esperienza alle spalle.

Sono saltati tutti gli schemi

La crisi delle materie prime è rimasta e continua a essere alla base di tanti guai per noi produttori, ma non è più un fattore straordinario. È diventato qualcosa che ormai fa parte della routine quotidiana. È una condizione di cui inevitabilmente si deve tener conto, seppur nella consapevolezza che stravolgerà tutto il resto.

I robot collaborativi nelle fabbriche

Un robot industriale di tipo tradizionale è – secondo gli standard ISO – un robot multifunzione e riprogrammabile. Ma poi nella pratica non è così e in genere nasce e muore svolgendo la stessa funzione. La robotica collaborativa, al contrario, nasce per massimizzare la facilità d'uso e di riprogrammazione. Ed è proprio su questo asse che vince rispetto alla robotica tradizionale. Ne abbiamo parlato con il professor Andrea Zanchettin del Politecnico di Milano.

Noi italiani siamo tendenzialmente abituati a piangerci addosso

Ma chi sostiene che negli altri paesi si stia meglio è, secondo me, qualcuno che non ha viaggiato abbastanza, che lo ha fatto senza guardarsi realmente intorno, o che non ha le idee ben chiare. Ci si può trasferire in un altro paese e viverci benissimo. Questo è indubbio. Ma tutt'altro discorso è che negli altri stati sia tutto positivo e da tutto negativo.

Qualcuno pensa che sia matto ad assumere in questo periodo. Magari ha ragione. O forse no

Io credo che un imprenditore debba sempre operare con una certa dose di incoscienza, perché se la ragione prevale sempre, allora si finisce per non fare mai scelte fondamentali. L'azienda che oggi ha coraggio, incoscienza, capacità, visione o comunque un mix di tutti questi fattori, si trova sì in un momento difficile, ma anche in un momento in cui si aprono anche delle possibilità di tipo diverso